Informazioni di viaggio Nepal

Prima di partire
Passaporto e visto: i viaggiatori di nazionalità italiana, così come quelli della maggior parte dei paesi, devono essere muniti di visto d'ingresso, che consente una permanenza di 60 giorni. L’alternativa più semplice è, al momento, quella di richiedere il visto all’arrivo in Nepal sia all’aeroporto sia ai valichi di confine terrestri. Ricordiamo che il passaporto dovrà avere una validità residua di almeno sei mesi. Non è possibile richiedere il visto prima della partenza. Io sono entrata in Nepal  via terra arrivando dall’India. La procedura per il visto è molto semplice. Serve però portarsi dietro 2 fototessere e 25 dollari per pagare il visto (si può pagare in euro, dollari americani, rupie indiane e rupie nepalesi ).
Vaccinazioni:  non sono obbligatorie ma estremamente consigliate. Prima del viaggio è opportuno consultare la competente ASL sulla necessità di effettuare vaccinazioni o profilassi del caso. In genere, previo parere medico, sono consigliate le vaccinazioni contro: la difterite, l’epatite A e B, il tifo, la tubercolosi, la polio e il richiamo antitetanico e, particolarmente per chi viaggia durante la stagione calda (da maggio a settembre) e soggiorna in zone rurali, la meningite e l’encefalite giapponese. Per quanto riguarda la profilassi antimalarica, la vaccinazione contro l’encefalite giapponese (difficilmente reperibile in Italia) e la meningite sono consigliate sempre previo consulto con lo specialista competente della asl. Io ho effettuato “solo” i vaccini per l’epatite A, il tifo e l’antimalarica visto il periodo di viaggio (febbraio) e le zone visitate. E’ sempre bene però contattare il proprio medico o strutture sanitarie per ulteriori consigli del caso.
Sicurezza:  come prima di qualsiasi viaggio è buona abitudine informarsi sulle condizioni politiche/economiche/sanitarie del paese che si intende visitare. Io consulto sempre il sito www.viaggiaresicuri.it. E’ buona norma, come prima di qualsiasi viaggio, iscriversi sempre al sito www.dovesiamonelmondo.it.
Quando andare per andare in Nepal è importante scegliere la stagione giusta in base al clima. Il periodo migliore è per molti versi l'inizio della stagione secca, cioè ottobre e novembre: il clima è mite, l'aria è tersa, la visibilità perfetta e la natura rigogliosa, grazie all'effetto dei monsoni. Da febbraio ad aprile, quando finisce la stagione secca, la visibilità non è così buona, a causa della polvere, ma la temperatura è ottima. A dicembre e a gennaio la visibilità non è male, ma a volte fa troppo freddo: chi fa trekking deve equipaggiarsi per la neve, ma anche chi sta a Kathmandu negli alberghi più economici batterà i denti perché non c'è il riscaldamento. Il resto dell'anno non è molto indicato: tra maggio e giugno il caldo e la polvere si fanno insopportabili, da metà giugno a settembre i monsoni oscurano le montagne con nuvoloni neri e trasformano i sentieri in piste di fango.

In viaggio
Precauzioni alimentari: il consiglio è sempre di avere cautela nella scelta dei cibi e delle bevande per via degli elevati rischi derivanti dalla scarsa igiene. È bene consumare solo cibi ben cotti ed alimenti confezionati, evitando verdure crude e frutta che non si possa sbucciare. Consiglio di bere esclusivamente acqua e bevande in bottiglia (io l’ho usata sempre anche per lavarmi i denti), senza aggiunta di ghiaccio ed infusi solo se preparati con acqua bollita a lungo. Per la verità io non ho resistito ad assaggiare l’invitante e svariato cibo di strada, che ad essere sinceri non era preparato nel modo più igienico possibile, ma sono stata premiata per la mia “audacia”.
Trasporti:  la rete aerea nazionale è gestita dalla Nepal Airlines e da alcune compagnie private; i voli sono abbastanza cari e spesso subiscono grossi ritardi o anche cancellazioni a causa delle condizioni atmosferiche. Se intendete viaggiare su un volo nazionale vi conviene prenotare con una settimana di anticipo e riconfermare la prenotazione tutti i giorni, per evitare che qualcuno vi passi avanti in caso di overbooking. Il mezzo di trasporto più comune è l'autobus, che costa pochissimo, ma è incredibilmente scomodo e dannatamente lento. Tutte le strade asfaltate (non che siano tante) e alcune di quelle non asfaltate sono percorse da regolari servizi di autobus. Da Kathmandu a Pokhara ci sono diverse corse riservate ai turisti, io ho preso un autobus della “Green line” (sito web http://www.greenline.com.np/) compagnia seria ed efficiente che copre anche altri tragitti. In Nepal non esiste una rete ferroviaria e non si possono noleggiare automobili, se non con autista locale.

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